Altra segnalazione dal blog di Michael David Murphy: una registrazione audio di un intervento di Diane Arbus ad una conferenza per un gruppo di studenti avvenuta nel 1970 (un anno prima del suicidio della fotografa) reperibile su Almanac Magazine.
DVIDS è una sezione del Third Army/U.S. Army Central Public Affairs Office. La funzione di DVIDS è di soddisfare le richieste di video, audio e immagini riguardanti operazioni militari dell'esercito USA in zone di guerra (si occupa anche di coordinare interviste con soldati e comandanti e rende disponibili archivi relativi ad operazioni in atto in tutto il mondo). Tutti i materiali sono realizzati da appartenenti all'esercito. Sottoscrivendo una newsletter (ma non ho capito come si fa!) è possibile ricevere quotidianamente un link che indirizza alle immagini realizzate il giorno stesso dai fotografi-soldato nelle zone delle operazioni. Da quello che ho capito è inoltre possibile ricevere le immagini in alta risoluzione semplicemente inviando una richiesta via e-mail.
La facilità di accesso ad immagini realizzate sul campo tende a semplificare la pubblicazione di foto edulcorate e controllate dall'esercito, e quindi rende tutto il servizio un'operazione di propaganda mediatica. Però - devo ammettere - sono rimasto colpito dalla bravura di questi fotografi-soldato: alcune immagini sono proprio ben fatte e sottintendono una formazione professionale di buon livello (immagino avvenuta fuori dall'esercito, ma non ne sono così sicuro). Qui trovate il link alle immagini dell'ultima settimana (suddivise per giorno di realizzazione) scattate soprattutto in Iraq.
APhotoADay segnala che Michael David Murphy ha postato sul suo blog un video su Garry Winogrand ("street photographer" per antonomasia) che parla del suo lavoro con Bill Moyers. Il filmato è del 1982 ma è stato recentemente digitalizzato e messo in condivisione su Vimeo. Eccolo qua sotto.
Jim McNay, presidente della NPPA nel 1996 e ora docente di fotogiornalismo al Brooks Institute of Photography, ha scritto una guida on line per gli studenti di fotogiornalismo intitolata "Getting Started in Photojournalism" (una traduzione molto libera potrebbe essere "Iniziare la professione di fotogiornalista"): la potete trovare sul sito della NPPA sotto "Professional Development" e poi cliccando su "Students".
Il sommario prevede sette capitoli sviluppati come risposte alle seguenti domande:
Quali sono le qualità più importanti per iniziare la carriera?
E' importante la formazione scolastica?
Quanto sono importanti i prodotti video o multimediali?
Come può diffondere il proprio lavoro un fotogiornalista emergente?
Quanto sono importanti le didascalie?
Quali sono le strade per svolgere un praticantato?
Come incrementare possibilità e opportunità di lavoro?
Movin' Up è un programma di sostegno rivolto ai giovani creativi tra i 18 e i 35 anni di età che sono stati ammessi o invitati ufficialmente all'estero da istituzioni culturali, festival, enti pubblici e privati a concorsi, residenze, seminari, workshop, stage o iniziative analoghe o che abbiano in progetto produzioni artistiche da realizzare presso centri e istituzioni straniere. I settori artistici sono: arti visive, architettura, design, musica, cinema, video, teatro, danza, performance, scrittura.
Movin' Up si propone di: - favorire la partecipazione di giovani creativi a programmi di formazione, workshop, stage organizzati da istituzioni estere che offrano reali opportunità di crescita artistica e professionale; - promuovere il lavoro degli artisti italiani in ambito internazionale attraverso reali occasioni di visibilità e di rappresentazione della loro attività; - supportare la produzione dei progetti più interessanti dal punto di vista dell'innovazione e della multidisciplinarietà, dando un impulso alla circuitazione della ricerca artistica nazionale nel mondo.
Il progetto, promosso dal GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, si concretizza attraverso lo stanziamento di un fondo annuale erogato in due sessioni e permette agli artisti di richiedere un sostegno a parziale copertura delle spese di viaggio o di soggiorno o di produzione nella città straniera ospitante.
Nata nel 1999, l'iniziativa è stata realizzata, per le sue prime quattro edizioni, in collaborazione con la Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri. L'edizione 2006 vede come partner la DARC - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee, Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici del Ministero per i beni e le attività culturali, come già per l'edizione 2005.
Movin' Up ha permesso di sostenere, fino ad oggi, 326 su 779 progetti presentati, per un totale di 511 artisti.
Modalità di partecipazione, bando, scheda di partecipazione e altri utili documenti su giovaniartisti.it oppure telefonando al numero verde 800.807.082 o scrivendo a info@giovaniartisti.it
Carolyn Cole del Los Angeles Times è stata nominata Fotogiornalista dell'Anno dalla National Press Photographers Association nel concorso annuale Best of Photojournalism (cliccate sul link per vedere tutti i vincitori e soprattutto la categoria relativa ai prodotti multimediali). Ma è da segnalare il secondo posto del solito Tyler Hicks (New York Times) già segnalato come Newspaper Photographer of the Year nel POYi (vedi precedente post)
Life, rivista che ha fatto la storia del fotogiornalismo, cessa le pubblicazioni per la terza volta. Nata nel 1936 come settimanale chiuse i battenti una prima volta nel 1972, per poi riprendere ad uscire come mensile dal 1978 al 2000, anno della sua seconda chiusura. Nel 2004 la sua casa editrice - Time Inc. - decise di riprendere le pubblicazioni come supplemento di quotidiani. Fino ad oggi: quello del 20 Aprile 2007 sarà infatti l'ultimo numero cartaceo di Life, che continuerà a vivere solo su internet, dove un rinnovato sito renderà presto visibili circa 10 milioni di immagini conservate nei suoi archivi.
Qualche giorno fa ho postato su questo blog un'immagine di Mastrogiacomo - messa a disposizione e scaricata da Repubblica.it - contenente un appello in arabo e un collegamento ad una pagina del quotidiano on line che ne chiedeva la liberazione in quanto giornalista. A commento di questo post (che non aveva testo) "Silpre" - un anonimo visitatore di queste pagine - ha detto il 22 marzo, 2007 alle 17:59 (riporto integralmente il suo commento così non fate la fatica di andarlo a cercare) ...
Trovo strano che nessun giornale, nessun TG, nessun esponente politico abbia condannato l'operato a rischio di Mastrogiacomo,(che, tra l'altro ha portato all'assassinio del suo autista). Così come non capisco perchè il governo non emetta un dichiarazione dove dice che non interverrà più per salvare chi vuole a tutti i costi e per qualsiasi motivo recarsi nei paesi a rischio. Chi lo fa, lo fa a proprio rischio e pericolo.
La professione di giornalista prevede il dovere di andare a cercare e verificare le notizie di persona, senza che lo facciano agenzie di stampa o stringer locali: solo questo atteggiamento consente di avere un'informazione libera e puntuale, ovvero permette al lettore di avere notizie e commenti che siano utili alla formazione di opinioni personali e di conseguenza ad un cosciente e - anche qui - doveroso esercizio dei suoi diritti di cittadino. Chiedere ad un giornalista di non andare in luoghi pericolosi è come chiedere ad un pompiere di stare lontano dalle fiamme.
Se invece l'intervento di Silpre sottintende la non opportunità di salvare una vita per cause di forza maggiore o per interessi superiori (l'interesse o l'incolumità di una nazione o dei suoi appartenenti, anche in territorio straniero) allora se ne può discutere, ma esaminando caso per caso, momento per momento, e non con discorsi qualunquisti.
Personalmente sono molto felice che Daniele sia tornato sano e salvo e sono convinto che il terrorismo non sia stato incentivato dalla liberazione di qualche prigioniero. Se ci saranno ulteriori decisioni sul piano politico, dovute alle scelte compiute dal governo italiano per la liberazione di Mastrogiacomo, esse non potranno prescindere dalla consapevolezza di avere a che fare con uno stato di cose creato da paesi occidentali che vogliono conservare i propri privilegi sul resto del mondo. La situazione afghana dipende dalla presenza occidentale in quel paese e non viceversa.
"Fa piacere vedere premiato un fotografo (Hicks; ndr) che è stato ingiustamente criticato su alcuni blog per la didascalizzazione di una sua immagine scattata in Libano lo scorso anno"
Da segnalare i riconoscimenti ai lavori multimediali i cui links riporto qui sotto (meritano una visione):
Best Multimedia News Story or Essay
Los Angeles Times | “The Lifeline” | Photography and Audio: Rick Loomis
MediaStorm | “Bloodline” | Photography, Video and Audio: Kristen Ashburn
Palm Beach Post | “Train Jumping” | Photography: Gary Coronado
Il premio Deutsche Börse Photography (assegnato ogni anno da The Photographers' Gallery di Londra per sostenere lavori che contribuiscono allo sviluppo della fotografia in Europa) è stato attribuito ad un complesso progetto multimediale di fiction che descrive la vita quotidiana nel Libano di oggi. Il lavoro è stato realizzato da The Atlas Group un'organizzazione inventata da Walid Raad (artista e associate professor a The Cooper Union School of Art di New York) per salvaguardare il suo archivio di storie libanesi. Ma la natura dell'associazione vincitrice non è chiara: sembra che ci siano dei dubbi sull'attendibilità della data di fondazione che gettano ombre sulla sua serietà. Qualora risultasse la legittimità di tale associazione, Walid Raad intascherà come premio un assegno di 30.000 Sterilne (circa 59.000 Dollari).
Su Cyberjournalist l'elenco dei finalisti delle sezioni "ON LINE" del 2007 National Magazine Award: si tratta dei siti di quelle testate che hanno corposi contenuti multimediali sia in quantità che in qualità.
"Territoires de fictions è il progetto di un gruppo di 52 fotografi francesi decisi a ridefinire il linguaggio del fotogiornalismo in collaborazione con creativi, montatori, operatori audio e grafici, al fine di realizzare un lavoro sull'identità francese. Da questa collaborazione è nata un nuovo prodotto chiamato "POM" (Petite oeuvre multimédia ovvero Piccola Opera Multimediale). Mischiando giornalismo, creatività, emozione ed astrazione, POM, diffusa in esclusiva su LeMonde.fr durante la campagna presidenziale, offre una varietà di sguardi sulla Francia del 2007." (da LeMonde.fr)
in mostra dal 22 marzo al 6 Aprile 2007 nell'ambito di Photofestival 2007 presso pol!femo / Fabbrica del Vapore Via Luigi Nono 7 Milano Ingresso libero Orari: tutti i giorni dalle 13 alle 19 (Sabato e Domenica compresi)
Quest'anno ho tenuto un breve corso di Tecniche di Fotogiornalismo alla Scuola di Giornalismo dell'Università Cattolica di Milano e ho impostato le lezioni in modo da consentire agli allievi la realizzazione di un lavoro multimediale, che prevedesse l'utilizzo combinato di immagini e contributi sonori. Abbiamo scelto come macro-tema quello dell'agricoltura in città, sviluppato su micro-temi che hanno documentato l'attività di singole Cascine situate alle porte di Milano. I risultati li potete vedere a questa pagina web (una sezione di magCity, quotidiano on line realizzato dagli studenti della Scuola di Giornalismo): non sono particolarmente esaltanti dal punto di vista fotografico, ma considerando diversi fattori (il fatto che nessuno degli allievi sarà mai un fotogiornalista, il periodo limitato di tempo a disposizione, la stagione non troppo favorevole all'argomento, la brevità di un corso "facoltativo") possiamo considerarci soddisfatti della nostra prima volta. Sicuramente con tempi, mezzi e motivazioni adeguate i ragazzi avrebbero potuto fare di più e, mi viene da dire, sicuramente di più - se lo abbiamo fatto noi - potrebbero fare i vari siti dei nostri quotidiani.
Lo scorso 7 Febbraio a Londra, da Sotheby's, un anonimo collezionista ha acquistato all'asta la foto di Andreas Gursky intitolata "99 cent II, Diptych" al prezzo di 1.700.000 Sterline ovvero 3.346.456 Dollari. Si tratta di un record che batte di gran lunga il precedente, appartenente alla foto di Edward Steichen "The Pond - Moonlight" che era stata battuta a 2.900.000 Dollari, sempre da Sotheby's ma a New York nel Febbraio 2006.
Getty Images ha acquistato Scoopt, un'azienda con base a Glasgow in Scozia che tramite il suo sito scoopt.com raccoglie e distribuisce foto e video realizzati da non professionisti (in altri termini un'agenzia di vendita immagini di cittadini giornalisti). Non sono stati comunicati i dettagli economici dell'operazione. I fotocittadini che inseriscono immagini su scoopt.com mantengono diritti e proprietà sulle foto ma concedono un'esclusiva di un anno all'agenzia per la cessione delle loro immagini.
Afghanistan: esercito USA distrugge immagini di due giornalisti AP
L'esercito USA ha giustificato l'iniziativa di un suo militare che ha costretto due giornalisti dell'AP a distruggere foto e filmati realizzati per documentare gli effetti di una bomba fatta esplodere da un kamikaze a Barikaw in Afghanistan, ordigno che ha causato 8 morti e 34 feriti. Prima il militare e poi fonti ufficiali dell'esercito USA hanno sostenuto che la pubblicazione delle immagini poteva compromettere l'inchiesta militare sull'episodio e portare a false conclusioni. AP ha inoltrato una protesta e Kathleen Carroll (Executive Editor di AP) da New York ha dichiarato che "In una società democratica, deve essere permesso a giornalisti accreditati di svolgere il proprio lavoro senza vedersi sequestrare il materiale o distruggere le immagini realizzate". Ulteriori informazioni su Editor&Publisher
Jean Baudrillard, filosofo e sociologo francese, è morto Martedì 6 Marzo a Parigi dopo una lunga malattia. Nei suoi scritti numerose riflessioni sulla fotografia e in particolare sul fotogiornalismo. E' stato anche un appassionato e fedele frequentatore del Festival Internazionale di Fotogiornalismo "Visa pour l'Image". Il quotidiano Le Monde, per celebrarne la scomparsa, ha recentemente messo on line una sua intervista in cui si parla di fotografia di reportage intitolata "Le reportage en son miroir"
HD Photos: il nuovo formato delle immagini digitali
Microsoft sta tentando di imporre a costruttori di fotocamere digitali, e di conseguenza ai fotografi, il proprio formato di compressione delle immagini HD Photos (frutto di anni di ricerca e sviluppo da parte dell'azienda di Bill Gates). HD Photos è considerato un formato migliore del JPEG perchè memorizza il colore a 16 o 32 bit (invece che agli 8 bit del JPEG) fornendo un dettaglio maggiore alla fotografia, perchè ha un livello di compressione doppio rispetto al JPEG mantenendo la stessa qualità e infine perchè è stato studiato per lavorare su frammenti di immagine senza avere la necessità di scaricarla tutta e quindi liberando una buona quantità di memoria. Ulteriori informazioni su digifocus.it
In Francia è stata approvata una legge che vieta a cittadini che non siano giornalisti di riprendere e diffondere immagini di atti di violenza, compresa ovviamente la violenza usata da esponenti delle forze dell'ordine. Una norma che mette al bando i "cittadini giornalisti" e che rischia di essere un modo per non punire gli eccessi della polizia. Numerose le proteste di associazioni per la tutela dei diritti dei cittadini, alcune delle quali hanno fatto notare che la scelta della data di promulgazione della legge è particolarmente infelice perchè coincide con il 16° anniversario della morte di Rodney King, il ragazzo di colore ucciso da agenti della polizia di Los Angeles il 3 Marzo 1991 dopo un pestaggio che fu filmato da un videoamatore. Ulteriori informazioni su Yahoo News
Attenzione! E' morto Jean Baudrillard: dagli archivi di Le Monde una sua intervista sul fotogiornalismo: si prende spunto dal fatto che l'intellettuale era un ospite quasi fisso del Festival Internazionale di Fotogiornalismo Visa pour l'Image di Perpignan. Anche questo è da leggere (in francese!)
Alec Soth riflette sul concetto di ritratto in un post intitolato "Portraits and mug shots". Il pezzo parte da una citazione di Richard Avedon che definisce il ritratto fotografico
A photographic portrait is a picture of someone who knows he's being photographed, and what he does with this knowledge is as much a part of the photograph as what he's wearing or how he looks. He's implicated in what's happening, and he has a certain real power over the result. The way someone who's being photographed presents himself to the camera and the effect of the photographer's response on that presence is what the making of a portrait is about.
Per poi proseguire seguendo altre direzioni. Da leggere
fotografo, giornalista, docente di fotogiornalismo; sono uno dei fondatori di pol!femo, collaboro con Fotografia&Informazione; uso questo blog come blocco note online: per conservare e condividere links, notizie e appunti che poi si trasformano in articoli e lezioni. Dal 2006 la mia attività fotografica si svolge all'interno dell'associazione professionale Polifemo Fotografia, sul cui sito potrete vedere i miei ultimi lavori; se siete curiosi di sapere cosa facevo prima vi tocca andare su una vecchia pagina web.
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