fotografia, fotogiornalismo, giornalismo, mass media
27 novembre 2007
Social Networks: my profile
I social networks impazzano e - volente o nolente - mi ci sono trovato dentro. Con questo messaggio avrei intenzione di verificare se queste comunità funzionano e soprattutto vorrei renderle un po' meno virtuali cercando di conoscere i frequentatori di questo blog. Quindi io vi segnalo tutti i miei profili e le mie pagine pubbliche, voi - se non avete di meglio da fare - ci andate a curiosare dentro e magari mi lasciate un segno del vostro passaggio: potete aggiungervi ai miei contatti, diventare miei "amici", lasciare un messaggio e - pensate - su Facebook c'è pure la possibilità di diventare miei fans! Ma non voglio chiedere troppo. Ecco dunque la lista, naturalmente consigli e suggerimenti sono bene accetti.
PDN pubblica un dettagliato resoconto del documentatissimo dossier prodotto dall'avvocato Paul Gardephe per AP su Bilal Hussein (frutto di un colloquio di 40 ore avvenuto con il fotoreporter nel marzo 2007): in cui il legale non solo descrive la professionalità e la buona fede di Hussein (ancora in carcere in Iraq con l'accusa di spionaggio), ma dichiara che, durante un interrogatorio da parte di militari USA, lo stringer è stato bendato per nove giorni, gli è stata fatta un'offerta per diventare un informatore infiltrato in AP e gli è stato detto "Le tue foto sono una minaccia per noi". Intanto Gardephe ha preparato nove linee di difesa contro altrettante eventuali accuse a Bilal (che ancora non sono state formulate ufficialmente e precisamente).
La Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con il settimanale Internazionale, organizza una serie di incontri con giornalisti di fama internazionale - appunto - che si terranno a Roma presso l'Auditorium Parco della Musica. Tra gli ospiti anche James Nachtwey che Mercoledì 16 Aprile terrà una conferenza dal titolo "Il mondo attraverso un obiettivo" con proiezione di sue foto. Il programma completo dell'iniziativa - che partirà Domenica 2 Dicembre con la giornalista israeliana Amira Haas - potete scaricarlo nel box Download di questo blog.
Due informazioni di servizio per i frequentatori di questo blog
da questo momento riprendono gli aggiornamenti via e-mail per gli iscritti alla newsletter: ovvero, ogni volta che pubblico un post gli iscritti lo riceveranno via e-mail. Nel passato qualcuno si era lamentato perchè aveva ricevuto quattro o cinque messaggi (post) in una sola giornata e gli sembravano troppi, però questo è l'unico modo che ho per tenere vivo questo sito: ogni tanto posto più di un articolo perchè negli altri giorni sono occupato a procacciarmi del cibo con la fotografia. Abbiate pazienza, tanto se ricevete molti aggiornamenti in un giorno vuol dire che i giorni precedenti e quelli successivi non ne avrete alcuno ("Poggio e buca fanno pari" si dice in Toscana). E poi, in prevalenza, sono dei messaggi di testo che pesano poco e non intasano la vostra e-mail;
nella sidebar di questo blog ho inserito il box Download (grazie a Box.net) dove sono disponibili documenti che potete liberamente scaricare, sempre che vi interessino.
Ricevo e pubblico il bando di concorso per il Festival Triennale di Fotografia Backlight 2008, un progetto finanziato dalla Comunità Europea. Il festival è organizzato dal Centro Nykyaika di Tampere in Finlandia e co-organizzato dalla Fondazione Studio Marangoni, insieme ad altre istituzioni europee. Il titolo di questa edizione è TICKLE ATTACK. Il festival si ispira alla tradizione fotografica documentaria ed è aperto ad approcci artistici diversificati. Nella sezione Download della sidebar di questo blog trovate il bando e la scheda di partecipazione da scaricare.
Finland, TAMPERE Datum dogodka: 2008 - 2009
Photographic Centre Nykyaika Backlight 2008, an International Photography Triennial Festival
The 8th edition of the Festival promotes intercultural dialogue by focusing on revealing the hidden, the veiled, the lost and forgotten. The Festival will consist of exhibitions, a symposium with lectures, workshops, guided tours, a residence program, portfolio review and publications.
The title of Backlight 2008 is Tickle Attack
Tickle Attack is about Humor, Laughter, Irony, Paradox and Absurd. Artists should submit photography-based projects that express and reflect different artistic perspectives and interpretations through various cultural backgrounds.
For further information please read the curators' statements The International Call for Artists is focused on photography, but it also accepts photography-based projects that are combined with other media. Exhibition concept: To promote intercultural dialogue, Backlight 2008 will organize one main exhibition that will be divided and shared by organizer and co-organizers. Selected artworks will be displayed in different venues throughout Europe (Florence, Lodz, Oulu, Tampere, Wolkersdorf) based on the curators' decision and according to the thematic concept.
The exhibition will be presented in September 2008 and streamed via Internet in order to give the audience access to the entire content.
The whole exhibition will also be presented at Lodz Photo Festival in May 2009.
If the artist states that the body of work is separable, different pictures may be displayed in more than one venue. Organizer, co-organizers and partners will choose the number of pictures to exhibit.
Single projects (chosen by the jury) may also be selected for additional presentations by Backlight 2008 partners.
Loan period of artwork: All artwork must be available for one year, from 01.08.2008 until 31.07.2009.
Security of artwork: Organizers are responsible for all security aspects related to transportation, handling and presentation of the artwork. Artists are responsible for packing their artworks safely.
Copyright: The artist agrees that selected artwork may be used for PR purposes.
Deadline: 31.01.2008 - Applications must be in Tampere by that day.
Artists will receive confirmation of the artwork's arrival as soon as possible.
Award: € 5.000 will be awarded to the project that hits the theme in a most convincing way.
Production Costs: Backlight 2008 will not cover production costs.
Publications: Artwork will be visible on printed material and on the Internet.
Symposium and Residence: A number of artists will be invited for the symposium and/or for the residence program. Invitations are based on experience and expertise as evidenced by the portfolio and the CV.
Personal Invitations: Artists are welcome at Backlight 2008's vernissages, however travel and accommodation costs will not be covered in general.
Application and required documentation must be sent to Photographic Centre Nykyaika.
Razpisni obrazec Rok prijave: 31/01/08
Kontakt: Photographic Centre Nykyaika BACKLIGHT 2008 Väinö Linnan Aukio 13-15 FIN 33210 TAMPERE Finland tel: +358-3-214 6677 (tel) backlight[at]backlight.fi www.backlight.fi/
Mentre MSNBC dedica una bella galleria alle immagini scattate da Bilal Hussein (ancora detenuto in Iraq con l'accusa di spionaggio mossagli dall'esercito USA), il presidente della Ap, Tom Curley, ha scritto un articolo per il Washington Post in cui dice chiaramente che l'unico crimine commesso da Bilal Hussein è quello di aver realizzato delle fotografie che il governo statunitense non vuole che i cittadini vedano
"We believe Bilal's crime was taking photographs the U.S. government did not want its citizens to see"
Ottima iniziativa della NewspaperAssociation of America che ha messo a disposizione, gratuitamente, on line un e-book dal titolo "The Future of Newspaper": 23 saggi di esperti che riflettono sul futuro dei giornali. L'ho saputo grazie a Jornalismo & Internet che pubblica anche questa divertente illustrazione raffigurante "il giornalista del futuro" (tratta da Vision).
La National Football League ha annunciato quest'anno nuove regole per i fotografi, dettate da sedicenti esigenze di "sicurezza": tutti i fotoreporter professionisti dovranno indossare una pettorina rossa fornita dalla NFL pena il mancato accesso allo stadio. Ma i fotografi hanno scoperto che su questo indumento è stampato anche il logo della Canon. Seguiranno inevitabili proteste. [Via Newswine]
Earlier this year the National Football League (NFL) announced new "security" rules requiring that all professional photographers wear NFL-issued red vests or lose their stadium access. What the photographers discovered was that these NFL-issued vests also carried the Canon logo, and that has led to outrage and protests across the professional community. [Via C|Net News]
Più di 19 mesi fa l'esercito USA aveva fermato Bilal Hussein - fotoreporter iracheno della AP - con l'accusa di spionaggio, spingendo l'agenzia a protestare perchè non erano state mosse delle accuse precise e soprattutto perchè non si intravedeva la data di un processo. Oggi un portavoce del Pentagono ha dichiarato di avere
"la convinta e irrefutabile evidenza che Hussein sia una minaccia per la stabilità e la sicurezza in Iraq in quanto collegato all'attività dei ribelli: un terrorista infiltrato nella AP". ("convincing and irrefutable evidence that Hussein is a threat to stability and security in Iraq as a link to insurgent activity" (...) "a terrorist operative who infiltrated the AP")
Di parere opposto la Associated Press, che oltre a dichiararsi scettica sulle motivazioni di tali dichiarazioni, invierà in Iraq i suoi avvocati per difendere Bilal da un processo che si dovrebbe tenere il 28 Novembre davanti ad un tribunale iracheno. Ricordo che Bilal faceva parte dello staff di fotografi AP che nel 2005 ha ottenuto il Premio Pulitzer per la copertura fotogiornalistica della guerra in Iraq.
Poco tempo fa avevo esternato il mio entusiasmo per Furl: le ultime parole famose, da qualche tempo non funziona più bene. A questo servizio di bookmarks sharing avevo affidato il box "Quello che ho letto" (in fondo alla sidebar di questo blog), ma sono stato costretto a sostituirlo con il link roll di del.icio.us che non solo sembra ancora in piena salute ma vi da la possibilità di sottoscrivere i Feed RSS degli ultimi articoli da me consultati e segnalati. Speriamo a bene.
Su YouTube ho trovato questa raccolta di video (a cura di Moleskine City Blogs) che mostra i moleskine di alcuni personaggi più o meno noti: ho estrapolato quelli di tre fotografi e ne ho fatto una playlist con player per questo blog. Certo che è un'operazione di marketing, ma i filmati si vedono volentieri.
The Season è un progetto di Scott Strazzante, fotografo di staff del Chicago Tribune, il quale seguirà l'intera stagione di una squadra di pallavolo femminile, la Joliet Catholic Academy, che tenterà di migliorare il terzo posto conquistato nel passato campionato. Naturalmente le immagini non si limitano alle partite ma riguardano tutto ciò che accade prima e dopo il match: viaggi, allenamenti, tensioni, riti, attese, gioie e delusioni. La particolarità dell'operazione sta nella diffusione delle immagini su un blog (aperto apposta e dedicato esclusivamente a questo servizio fotografico) prima che sul giornale cartaceo, ed in tempo quasi reale: Scott posta le foto alla fine di ogni giornata di riprese, con un breve testo di accompagnamento. Da seguire. Un esempio di progetto che si può realizzare solo grazie ad un utilizzo intelligente di un valido staff di fotografi interni al quotidiano.
Annunciati i vincitori del Cpoy (College Photographer of the year): il concorso che fa crepare di invidia gli studenti di fotogiornalismo italiani. Oltre alle immagini premiate colpisce l'esempio di trasparenza dell'Università del Missouri - organizzatrice del concorso - che ha messo in podcast tutti i video della giuria che si è confrontatata nelle varie fasi della selezione, categoria per categoria, immagine per immagine. Davvero complimenti per la competenza e la professionalità: quando si dice non avere niente da nascondere.
Due articoli su LSDI (Libertà di Stampa Diritto all'Informazione) non fanno che confermare le tendenze dell'editoria internazionale di cui parlo da più di un anno (forse due) e che ho pubblicato su fotoinfo2.blogspot.com con tanto di documenti da scaricare (relativi agli studi Scarborough Research e McKinsey):
secondo ITNews, i giovani tra i 16 e i 24 anni di età accedono a internet più spesso di quanto guardino la televisione – l’82% di questo gruppo utilizza la rete tra 5 e 7 giorni alla settimana, mentre solo il 77% guarda la televisione con la stessa regolarità (5% meno dell’anno scorso). I giovani tra i 16 e i 24 anni passano 10% del tempo in più navigando su internet che non sedendo davanti alla Tv e quasi la metà di loro (48%) dichiara di guardare meno la TV proprio perché c’ è internet.
il declino della diffusione dei giornali cartacei e il conseguente declino degli introiti pubblicitari su questi ultimi, hanno spinto
Franco Pagetti e Marcus Bleasdale sono stati ammessi nell'agenzia VII: oltre 100 domande sono state valutate dagli attuali componenti dell'agenzia in una riunione svoltasi a Pasadena, California. VII limita severamente il numero dei suoi membri: Pagetti e Bleasdale vanno ad aggiungersi a Lauren Greenfield, Ron Haviv, Antonin Kratochvil, Joachim Ladefoged, Christopher Morris, James Nachtwey, Eugene Richards e John Stanmeyer. Bleasdale vive tra Oslo e Londra, ha seguito per più di otto anni gli avvenimenti in Congo pubblicando poi il libro "One Hundred Years of Darkness". Sue immagini sono state pubblicate, tra gli altri, da The New Yorker, Time, Newsweek e National Geographic. Pagetti, fotogiornalista italiano, segue le vicende del conflitto in Iraq dal 2003, spesso per il Time, tra i suoi precedenti lavori quelli sulle guerre in Afghanistan, Kosovo, Timor Est, Kashmir, Palestina, Sierra Leone e Sudan. E' fotogiornalista dal 1994, prima è stato fotografo di moda.
una grande quantità di strumenti alternativi di informazione sono sbocciati in California per seguire lo sviluppo dei grandi incendi
Aggiungo che i prodotti multimediali e interattivi non vengono utilizzati solo per l'informazione giornalistica ma anche per l'informazione di servizio. Molto utile e ben fatto il box del Los Angeles Daily News che ha stilato una sorta di vademecum on line interattivo (con introduzione esplicativa, elenco di attrezzature necessarie in caso di incendio, links utili, mappa da scaricare pronta per la stampa). Su un'altra pagina sempre il LADN ha messo le mappe interattive con lo stato degli incendi (quello che ho visto era aggiornato a Giovedì scorso). Li potete vedere cliccando qui (non fatevi ingannare dall'immagine iniziale: dal menù a destra andate su "Preparing for disaster" e "Interactive fire map").
Queste mappe interattive sono state molto usate dai quotidiani online USA durante l'emergenza incendi: alcuni hanno sfruttato le mappe di Google, con i loro mash up , che si possono velocemente aggiornare e personalizzare a piacere con l'inserimento di simboli, testi e immagini. Ma le più efficaci risultano quelle realizzate in esclusiva per un sito: ad esempio quella di USA Today
Sul fronte reportage incendi segnalo quello del Los Angeles Times: alle immagini si somma l'audio in presa diretta delle comunicazioni via radio dei vigili del fuoco. Ma faccio mio il consiglio di Amy Gahran, autore del succitato articolo su Poynter, che sottolinea il contributo dato dai citizen journalists e segnala un gruppo su Flickr dedicato all'argomento e i reportage di NowPublic (crowd powered media), di questi ultimi eccone uno (gli altri andateveli a cercare: e che devo fare tutto io!)
Il mio amico fotografo Fulvio Bortolozzo ha visitato Artissima14, fiera dell'arte contemporanea che si è svolta a Torino dall'8 all'11 Novembre: per esprimere il suo punto di vista sull'evento ha realizzato questa paginetta. A me è sembrato un bel modo di documentare un evento: senza pretese, ma con efficacia sia nell'uso della fotografia (ha mescolato immagini di visitatori con particolari delle opere), sia nell'uso del web (il montaggio verticale a scacchiera delle foto, posizionato senza tanti fronzoli al centro del monitor, consente di non annoiarsi e di avere una buona panoramica della manifestazione). Insomma, racconta più una semplice pagina web di mille parole!
Dopo aver letto il suo ultimo pezzo su Internazionale, ho intenzione di fondare il David Randall fans club: si accettano adesioni. I suoi due libri "Il giornalista quasi perfetto" e "Tredici giornalisti quasi perfetti" sarebbero da adottare come libri di testo obbligatori in tutte le scuole o facoltà di giornalismo e comunicazione. Una buona recensione del primo la trovate su fotoinfo. I suoi articoli pubblicati in Italia da Internazionale, e disponibili anche on line, costituiscono una raccolta di ottime lezioni di giornalismo. Per la cronaca David Randall è un giornalista britannico, nato nel 1951 e attualmente senior editor dell'Independent on Sunday di Londra. Vado a preparare le tessere.
Parecchio tempo fa avevo segnalato un breve audiovisivo realizzato da Pete Souza per il Chicago Tribune, ma il link era andato perduto nei meandri della redazione multimediale. Adesso però il giornale lo ha rimesso on line e lo potete vedere qui: guardatelo perchè, in appena 30 secondi, racconta esattamente cosa significa essere un fotoreporter oggi.
Non ce la faccio a non scrivere una lamentela che potrebbe essere ingenua, dato che la tv la guardo il meno possibile e quindi potrei non essermi accorto di altri episodi simili: ma all'indomani del brutto omicidio avvenuto a Roma, il Tg5 ha pensato bene di unirsi alla corte di PFCasini il quale ha visitato la baraccopoli dove è stato arrestato l'assassino per poi usare i megafoni della tv urlando che "la colpa del degrado delle periferie romane è di una Sinistra che ha da anni mal governato la città" (l'ho virgolettata ma non è una citazione esatta, bensì riportata a memoria). Ora: già le tvOp (tele opportunità per giornalisti) organizzate dai politici sono squallide per definizione e per travalicamento di codici etici e deontologici, se poi ci aggiungiamo la mancanza di contraddittorio si arriva alla scorrettezza, se inoltre pensiamo che alle porte di Milano (città amministrata da anni dalla Destra) di baraccopoli simili a quella visitata da Casini ce ne sono a iosa, allora arriviamo al falso storico, politico e giornalistico. Probabilmente PFC sta mobilitando i mass media nell'intento di raggiungere la leadership del Centro Destra. Lui c'entra.
Interessantissima iniziativa di Editorial Photographers UK che ha chiesto a 10 fotografi cosa avrebbero voluto (o dovuto) sapere quando hanno iniziato la loro attività (What do you wish you'd known when you started out?). Stessa domanda ma dieci risposte diverse - tutte da leggere - che ci mostrano quanto la realtà della fotografia editoriale anglosassone sia più vicina a quella italiana di quanto possiamo pensare, soprattutto quando a parlare sono professionisti usciti da scuole di fotografia dove - dicono - si insegnava tutto tranne che gli aspetti più pragmatici riguardanti l'inserimento nel mondo del lavoro, la conoscenza del mercato e - perchè no - il business.
Un aggiornamento: le vendite dei giornali cartacei Usa stanno scendendo velocemente (ce lo dice una ricerca dell'Audit Bureau of Circulations) mentre stanno aumentando i visitatori dei loro siti internet (questo invece ce lo racconta la Newspaper Association of America). Per chi ha seguito o letto il mio intervento al convegno Fotogiornalismo 2.0 questa non è certo una novità, ma la conferma di una tendenza, che tra l'altro viene analizzata anche dalla BBC nel programma trasmesso da Radio 4 The British Newspaper Industry.
Una conferenza sulla fotografia panoramica interattiva (Panoramic and VR photography) è stata tenuta recentemente da Scott Highton (guru statunitense del genere e autore di Virtual Reality Photography, preziosa raccolta di materiali e risorse sull'argomento). La lezione ha avuto luogo nell'ambito degli incontri PhotoTech organizzati da Google ed è adesso visibile qui (sono 74 minuti in anglo-americano). Sul sito di Scott vi consiglio un giro (in tutti i sensi) nella sezione QuickTime VR gallery. [fonte NPPA]
Caro Mario solo oggi trovo il tempo di scriverti (ogni tanto anche i fotografi lavorano!) innanzitutto per ringraziarti della tua preziosa e graditissima presenza al convegno Fotogiornalismo 2.0 e poi per entrare nel merito della tua osservazione riguardante il "cambio di sguardo" del fotogiornalista contemporaneo che si appresta ad usare nuovi strumenti multimediali.
Nel corso del convegno una tua affermazione ha suscitato scandalo solo a causa della mancanza di tempo necessaria ad un chiarimento, che è avvenuto subito dopo e che qui scrivo, grigio su bianco, con piacere perchè ci ha riportato sulla stessa lunghezza d'onda.
E' vero il fotografo che progetta un audiovisivo e scatta in sua funzione è costretto a ragionare "per sequenze di piani all'interno della stessa scena". Da sempre il fotogiornalista ha pensato al suo reportage come ad un racconto per immagini, ad una storia fotografica: maestro in tal senso è stato il grande William Eugene Smith con i suoi servizi per Life. Fino ad oggi si è pensato ad una narrazione fotografica basata sull'individuazione e l'assemblamento di momenti emblematici e quindi basata sulla ricerca di una singola immagine efficace per rappresentare ogni singola scena di un evento o di una situazione, per poi comporre il racconto con l'insieme di queste immagini singole.
Da oggi in poi il fotografo cambia mentalità: non solo cercherà la scena emblemtica, ma dovrà lavorare al suo interno per ricavarne più immagini, in funzione del montaggio finale di un audiovisivo, che a sua volta non potrà prescindere dall'audio. In sostanza - come ha ben detto l'amico Wilfrid Estève di Territoires de Fictions, durante il convegno - oggi cambia la grammatica del linguaggio fotografico: inevitabilmente, perchè cambiano gli strumenti e cambia anche il canale di diffusione del messaggio (che non è più la rivista, il giornale ma diventa un sito internet ricco di risorse, non solo visive).
Questa mutazione nel linguaggio porterà a nuove soluzioni, nuovi sguardi, nuovi autori: innovazioni insomma che provengono dal mondo dell'informazione e che - se vogliono rimanerci, ossia se vogliono essere funzionali al buon giornalismo - dovranno stare attente a non farsi prendere la mano da derive estetizzanti. Viceversa, se tutto ciò dovesse dar vita a qualche nuova corrente artistica, un giorno noi giornalisti ci potremo vantare di aver tracciato la strada a qualche maestro della storia dell'arte. Vedremo. Mi rendo conto di aver schematizzato argomenti bisognosi di ben altri approfondimenti, ma conto sul tuo aiuto e sui commenti di altri visitatori. Carissimi saluti.
fotografo, giornalista, docente di fotogiornalismo; sono uno dei fondatori di pol!femo, collaboro con Fotografia&Informazione; uso questo blog come blocco note online: per conservare e condividere links, notizie e appunti che poi si trasformano in articoli e lezioni. Dal 2006 la mia attività fotografica si svolge all'interno dell'associazione professionale Polifemo Fotografia, sul cui sito potrete vedere i miei ultimi lavori; se siete curiosi di sapere cosa facevo prima vi tocca andare su una vecchia pagina web.
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