Il reportage multimediale realizzato per il Washington Post che ha vinto il primo premio nella categoria In-Depht Web della sezione TV nel concorso Best of Photojournalism 2008 (NPPA)
I vincitori del quarto trimestre di valutazione del miglior utilizzo della fotografia in ambito editoriale da parte della National Press Photographers Association: bellissima presentazione con una galleria di tutte le pagine delle testate selezionate
Vecchia conferenza di JF Leroy (direttore del festival Internazionale di Fotogiornalismo Visa Pour l'Image, che si svolge ogni anno a Perpignan): è possibile ascoltarla in streaming o scaricarla, in formato Real Audio. La conferenza si svolse alla Université de Tous les Savoirs il 5 Luglio 2004 e venne messa online su leMonde.fr nel settembre 2006. Non so perchè è venuta fuori ora, ma resta un documento da archiviare.
Il nuovo "osservatorio" di Fotografia&Informazione prende in esame l'operazione di Corriere Magazine che ha raccontato un giorno nella vita dell'Italia attraverso le immagini di una cinquantina di fotografi.
Chiara Goia, mia ex allieva e una delle vincitrici del Premio Canon di quest'anno, è diventata una brava fotografa non certo per i miei insegnamenti ma perchè si è fatta un anno di ICP a New York. Lo dico non come boutade ma con cognizione di causa, perchè Chiara mi ha mostrato alcuni suoi lavori e sono rimasto colpito dalla trasformazione artistica e professionale subita. Invidioso, le ho dunque chiesto cosa le hanno insegnato di tanto fruttuoso, come e cosa ha funzionato in quella scuola. Lei - sul momento - mi ha dato alcune risposte, ma quella più interessante me l'ha scritta il giorno dopo da New York: con il suo consenso (grazie!) la pubblico di seguito, perchè contiene alcune riflessioni e indicazioni che ritengo centrali per chiunque voglia affrontare professionalmente l'attività di fotogiornalista.
(...) Le tue domande sul come abbia iniziato a fotografare in un certo modo mi hanno fatta riflettere molto e vorrei aggiungere qualcosa a quello che ti ho gia' raccontato. Una cosa su cui hanno sempre puntato alcuni degli insegnanti che ho avuto e con cui mi sono trovata meglio, e' il livello di intimita' che si riesce a stabilire con il proprio soggetto, non solo standogli vicino, ma cercando di immedesimarsi e di vivere le sue emozioni il piu' possibile, facendo capire quali sono le sensazioni che lo muovono. Questo si ottiene al meglio se il fotografo per primo espone le sue emozioni e le sue debolezze, cosi' da fare diventare il lavoro non solo una rappresentazione del soggetto, ma anche dell'autore stesso. Una cosa per me molto iportante che mi ha insegnato Joseph Rodriguez (l'insegnante del corso "New York photo project" di cui ti raccontavo) e' quella del "ritorno alle origini", ovvero una riconnessione con il proprio passato, con cio' che si e' e con quello da cui si cerca di fuggire ma che appartiene a noi stessi. Con quello che ci fa stare male perche' e' cosi' vicino ma cosi' difficile averne a che fare. E' cosi' che ho iniziato il lavoro su mia nonna che e' poi diventato quasi il mio metro di paragone con tutti gli altri lavori che ho incominciato dopo. Per quanto riguarda le immagini secondo me sono secondarie, nel momento in cui si prende coscienza di questo fatto. Sicuramente avere delle persone che mi aiutano a capire quali fotografie funzionano meglio, mi ha anche aiutata (e continua a farlo) nel tempo a plasmare il mio modo di vedere. Ma la ricerca non si ferma mai e credo che i fattori variabili siano davvero tanti e difficili da descrivere e da quantificare. Comunque una cosa importantissima resta guardare e digerire tante immagini, non solo fotografiche, anzi. Piu' che cercare di emulare altri fotografi. Chiara Goia
I progetti fotografici per il Premio Leica saranno accettati dal 1 al 21 Marzo 2008. Nel box Download trovate il bando comprensivo di modulo per la partecipazione
Il concorso Photography Prize premia annualmente con £30,000 un fotografo internazionale che ha dato negli anni passati un grande contributo alla fotografia. Quest'anno i finalisti sono stati John Davies (UK), Jacob Holdt (Danimarca), Esko Männikkö (Fi
Ian Martin e Lorena Ros hanno vinto il premio Getty Images per la fotografia editoriale. Il concorso assegna 20.000 dollari ad ogn fotografo per permettergli di proseguire nel loro lavoro di documenatzione ...
La Alexia Foundation ha assegnato il suo premio annuale alla fotogiornalista Stephanie Sinclair, che conta così di concludere il suo progetto sulle giovani donne costrette al matrimonio ...
Nella seconda settimana di riunione della giuria alla Scuola di Giornalismo dell'Università del Missouri, organizzatrice del premio Pictures of the Year International, John Moore di Getty Images è stato nominato Magazine Photographer of the Year. La sco
Getty Images ha annunciato oggi di aver stipulato un accordo definitivo per essere acquisita dalla società Hellman & Friedman, con una transazione del valore di circa 2,4 miliardi di dollari ...
il lavoro della mia ex allieva Chiara Goia, premiato all'ultima edizione del Premio Canon per Giovani Fotografi e visibile fino al 1 Marzo a Milano presso la Galleria Grazia Neri
Robert Scheer interviews documentarian Alex Gibney about his 2008 Academy Award-winning documentary, "Taxi to the Dark Side," a compelling examination of the circumstances that led Americans to commit torture.
i reportage dell'agenzia Rezo che ha ricevuto due riconoscimenti all'ultima edizione del WPP: da vedere i lavori di Jean Revillard sulle baracche degli immigrati a Calais e di Philippe Dudouit sul PKK nel Kurdistan iracheno.
L'agence genevoise multiplie les distinctions internationales. Elle vient de remporter trois prix du World Press Photo en deux ans. Rencontre avec son fondateur, Jean Revillard.
giorno per giorno (fino al 7 marzo) le decisioni della giuria del 65° PoYI, come al solito esempio di trasparenza (le sedute della giuria sono aperte al pubblico).
editoriale di Simon Bainbridge che, partendo dalla foto vincitrice del WPP e parlando dei reportage fotogiornalistici su guerre e ingiustizie, riassume bene lo stato dell'arte e le discussioni sul fotogiornalismo di oggi.
I social networks impazzano e - volente o nolente - mi ci sono trovato dentro. Con questo messaggio avrei intenzione di verificare se queste comunità funzionano e soprattutto vorrei renderle un po' meno virtuali cercando di conoscere i frequentatori di questo blog. Quindi io vi segnalo tutti i miei profili e le mie pagine pubbliche, voi - se non avete di meglio da fare - ci andate a curiosare dentro e magari mi lasciate un segno del vostro passaggio: potete aggiungervi ai miei contatti, diventare miei "amici", lasciare un messaggio e - pensate - su Facebook c'è pure la possibilità di diventare miei fans! Ma non voglio chiedere troppo. Ecco dunque la lista, naturalmente consigli e suggerimenti sono bene accetti.
Una conferenza sulla fotografia panoramica interattiva (Panoramic and VR photography) è stata tenuta recentemente da Scott Highton (guru statunitense del genere e autore di Virtual Reality Photography, preziosa raccolta di materiali e risorse sull'argomento). La lezione ha avuto luogo nell'ambito degli incontri PhotoTech organizzati da Google ed è adesso visibile qui (sono 74 minuti in anglo-americano). Sul sito di Scott vi consiglio un giro (in tutti i sensi) nella sezione QuickTime VR gallery. [fonte NPPA]
Jim McNay, presidente della NPPA nel 1996 e ora docente di fotogiornalismo al Brooks Institute of Photography, ha scritto una guida on line per gli studenti di fotogiornalismo intitolata "Getting Started in Photojournalism" (una traduzione molto libera potrebbe essere "Iniziare la professione di fotogiornalista"): la potete trovare sul sito della NPPA sotto "Professional Development" e poi cliccando su "Students".
Il sommario prevede sette capitoli sviluppati come risposte alle seguenti domande:
Quali sono le qualità più importanti per iniziare la carriera?
E' importante la formazione scolastica?
Quanto sono importanti i prodotti video o multimediali?
Come può diffondere il proprio lavoro un fotogiornalista emergente?
Quanto sono importanti le didascalie?
Quali sono le strade per svolgere un praticantato?
Come incrementare possibilità e opportunità di lavoro?
Zoom In OnLine ha aperto una sezione dedicata a fotografia e design (Photography+Design Channel) con testimonianze, tutorials, commenti, notizie e interviste. Tra queste ultime da segnalare una chiacchierata con Martin Parr disponibile in streaming audio + poadcast.
E' uscito il primo numero di NEED, una rivista di Minneapolis che vuole essere sia una vetrina per le organizzazioni umanitarie internazionali sia un modo per stimolare l'interesse dei lettori verso i bisogni di popolazioni svantaggiate. Dal punto di vista editoriale Need vuole mettere insieme il fotogiornalismo sullo stile di LIFE, l'alta qualità di una rivista d'arte e il design nello stile di COLORS. Il primo numero contiene un lavoro del fotoreporter Steve McCurry. Maggiori approfondimenti potete trovarli nell'articolo e nell'intervista curati da Paul Schmelzer su WorldChanging.
NewspaperARCHIVE.com è il più ampio archivio storico di quotidiani disponibile on line: più di 51 milioni le pagine consultabili, dal 1759 ad oggi. Il servizio sarà a pagamento, per ora è possibile una prova gratuita di 7 giorni.
EI8HT Magazine ('8 Magazine'), rivista londinese quadrimestrale di fotogiornalismo nata nel 1991, ha recentemente vinto il premio come "best designed consumer magazine" per riviste con diffusione sotto le 40.000 copie all'annuale Magazine Design Awards organizzato dalla Press Gazette di Londra per celebrare la "brillante" industria editoriale del Regno Unito (“brilliance in the UK magazine industry”). Foto8 è da tempo presente nei miei "Links nel mondo" quindi sono contento per loro: stanno facendo un ottimo lavoro da anni.
Segnalo il libro-dvd "'O Sistema" di Matteo Scanni e Ruben Oliva, un'inchiesta giornalistica sulla camorra che andrebbe mostrata in tutte le scuole di giornalismo e di comunicazione (non a caso Matteo è uno dei docenti della Scuola di Giornalismo dell'Università Cattolica di Milano). In merito scrive Iacopo Gori sul Corrierone (il link ce l'ho aggiunto io):
(...) oggi a Napoli comanda e funziona «O' Sistema». Quel sistema per cui i morti ammazzati in strada sono la quotidiana normalità (...). Succede così che due giornalisti e registi indipendenti - Matteo Scanni e Ruben H.Oliva - provino ad entrare più o meno di nascosto nel quotidiano di Napoli: in mezzo ai morti, agli spacciatori di Secondigliano o nella villa holliwoodiana di Walterino a Casal di Principe. Per documentare cos'è e cosa fa la camorra. Qual è la mappa aggiornata delle famiglie, come funziona «O'Sistema», come si regola, come si alimenta, come evolve e si aggiorna, come riesce a stravolgere e condizionare la vita di una città, di una provincia, di un intero Paese. Nasce un documentario - nelle librerie in questi giorni 'O Sistema.Un'indagine senza censure sulla camorra, dvd+libro, Rizzoli, premio Ilaria Alpi 2006, già clonato dalla camorra e in vendita in copie pirata anche sulle bancarelle di Napoli - che «descrive la vita di un territorio in bilico fra normalità apparente e follia criminale (...).
Libro+dvd costano 19,50 Euro (spesi benissimo) ma su IBS lo si trova scontato a 15,60 Euro. Da non perdere anche il sito internet osistema.org con molti materiali di libero accesso e un blog.
Una risorsa storica prima che fotografica il nuovo sito di Uliano Lucas: un archivio di immagini che ci consente un viaggio nella storia recente del nostro paese. Il tutto è di facile consultazione, molto veloce e anche esteticamente piacevole. Da non perdere.
Un giochino per svagarsi un po'. Il sito Polaroid-o-nizer consente di ottenere un file jpg che sembra una scansione di una vecchia Polaroid da qualsiasi immagine jpg, png o gif, di dimensioni minime 200x200 px, cui sia possibile accedere tramite url (ovvero che risiede dentro qualche sito internet). Un programma elabora l'immagine scelta e ve la trasforma, dandovi la possibilità di variare il colore dello sfondo della cornice, le dimensioni all'interno del finto Polaroid e una scritta da inserire sotto la foto.
Subtitled è il nome di un nuovo sito web dedicato alla fotografia di reportage: è stato creato ed è gestito da un piccolo gruppo di studenti delle facoltà artistiche dell'Università di Salisburgo in Austria. Da seguire.
Il primo numero della webzine NoTxt è online e, come promesso ... tutte immagini, no testo. Scadenza per proporre le proprie opere per il prossimo numero: 24 Giugno 2006.
The Best Photography on the Web: dopo tre mesi di "navigazione" American Photo e popPhoto.com hanno selezionato 10 eccellenti siti web di altrettanti fotografi, con stili e specializzazioni diverse, ognuno dei quali sta utilizzando il web per condurre la fotografia verso nuove aree e nuovi livelli di comunicazione. Da non perdere il sito del primo selezionato, il fotografo Brian Finke, ma sono tutti da guardare.
Open up Those Blue Eyes: il numero 12 di Blueeyes Magazine contiene il nuovo lavoro sull conflitto Nepalese di Tomas van Houtryve, un saggio sui sanatori in Ucraina di Andres Gonzalez e un eccellente portfolio di Tomas Munita.
Ancora l'ottimo APhotoADay segnala Newsroom Navigator, una paginona del NYT dove sono raccolti links a strumenti utilissimi per i giornalisti: dateci un'occhiata con attenzione, magari c'è qualcosa che vi serve.
Con piacere segnalo (via A Photo a Day) la pubblicazione del numero 11 della rivista online Blue Eyes: webzine dedicata alla fotografia documentaria, che pubblica - solo on line - nuovi e inediti progetti fotografici a lungo termine incentrati su temi sociali, politici e ambientali. Il numero precedente - il 10 - era uscito nei primi mesi del 2005 e dopo più di un anno la redazione ha deciso di riprendere le pubblicazioni: se volete saperne di più cliccate qui, se invece volete proporre un vostro lavoro di fotografia documentaria leggetevi le ferree regole per l'invio delle immagini. Da aggiungere ai preferiti.
Ho inserito tra i links Interactive Narratives, un ottimo sito dove potrete trovare inesauribili risorse sul giornalismo interattivo: da non perdere le sezioni "Photo Galleries & Stories" e "All Photographer's Journal".
Date retta a me: gustatevelo con calma e aggiungetelo ai vostri preferiti.
"The Nation Magazine Cover Archive (NMCA) is a non-commercial 'hobbysite' devoted to helping keep inspirational magazine design alive. These are dark days for magazine design with homogenisation and closure of many well known (and loved) titles. Have you noticed how bland, safe and banal our newstands have been looking lately? Is this what you want? Hey consumers, vote with your feet! Don't let quality magazines die." — NMCA Editor
Come presentazione di un link mi sembra più che sufficiente: su The National Magazine Cover troverete le migliori copertine di Esquire, Fortune, I-D, Index, Vogue Paris e molti altri. Una buona risorsa.
Mi tocca quindi anche ricordare l'archivio del Time - dove troverete tutte le copertine della rivista a partire dal 1923 - e quello di Life, idem con patate.
Riporto dal solito New York Times/la Repubblica di mercoledì 2 Novembre:
"La storia dei popoli indigeni del Messico è stata raccontata per lo più da altri. e dall'Ottocento in poi gran parte di questa storia è stata raccontata attraverso le fotografie. (...) Nel 1992, però, una piccola organizzazione del Chiapas, lo stato più povero del messico, ha iniziato a correggere questo squilibrio, fornendo alle popolazioni maya locali macchine fotografiche e le istruzioni di base su come usarle. (...) L'associazione Chiapas Photography Project è stata fondata da una suora nata in America, Carlota Duarte, (...) che è anche una fotografa professionista. Arrivata a San Cristobal la prima volta 25 anni fa come turista, le è venuta l'idea del progetto quando si è resa conto che quasi tutte le rappresentazioni dei popoli indigeni messicani erano state fatte da persone esterne al gruppo etnico. Questo la colpì e le sembrò "ingiusto", dice. (...) La Duarte mantiene in vita il progetto usando piccole sovvenzioni e donazioni di equipaggiamento. Man mano che si allargava, per fare le foto il gruppo si affidava a macchinette usa e getta, che avevano imparato a ricaricare e a riparare da soli. Adesso hanno diverse macchine fotografiche automatiche e digitali. (...) Dal 1994 il Chiapas Photography Projectha organizzato 11 esposizioni che hanno viaggiato fino a paesi lontani come l'Olanda, New York e la California, ltre che nelle varie città del Messico."
"L'Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) dell'Università della Svizzera italiana ha vinto il premio "Media Award 2005" attribuito ogni due anni dall'Associazione per la qualità nel giornalismo (Verein Qualitat im Journalismus). La giuria ha premiato l'Osservatorio dell'USI per le sinergie che ha saputo sviluppare nella comunità giornalistica internazionale, diffondendo in diversi paesi le migliori ricerche settoriali e promuovendo contatti diretti tra i giornalisti che si occupano dei media. Il team dell'EJO, guidato da Stephan Russ-Mohl, ordinario di giornalismo alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell'USI, è riuscito con le sue attività ad arricchire il giornalismo sui media. L'Osservatorio europeo di giornalismo, ideato da Marcello Foa e Stephan Russ-Mohl, è un istituto di ricerca che si propone di identificare, analizzare e divulgare le tendenze più significative nel mondo dei media paragonando diverse culture giornalistiche in Europa e negli Stati Uniti."
In effetti il loro lavoro è egregio e sulla pagina in italiano del sito sono presenti molti materiali di grande interesse.
Sul sito del festival internazionale FotoGrafia di Roma, sono archiviate alcune interviste con fotografi e operatori del settore. Interessante quella a Don McCullin.
Sull'ultimo numero di Internazionale, articolo (tratto e tradotto da Extradienst, settimanale austriaco) sulla rivista palermitana Mezzocielo: fondata dalla fotografa Letizia Battaglia, da 14 anni questo periodico "lotta con coraggio contro la mafia" grazie a cinquanta redattrici che lavorano gratuitamente. La direzione è recentemente passata a Giovanna Fiume (docente di Storia moderna presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Palermo), che ha dichiarato:
"Alla riunione di redazione (...) si è parlato anche della paura di una possibile catastrofe imminente, che si tratti del terrorismo, dell'influenza aviaria o di uno tsunami. Viviamo in uno stato di paura alimentato dai mezzi di informazione. Ci siamo domandate quali interessi potessero esserci dietro e abbiamo cercato di prendere posizione in modo concreto."
Le risposte non potranno non tenere conto della teoria dei fatti omnibus di Pierre Bourdieu ("Sulla Televisione", 1997) nè di quella delle notizie come racconto mitico di Michele Loporcaro ("Cattive Notizie", 2005): ma sono curioso di leggerle. Tenete d'occhio queste "ragazze": sono brave!
fotografo, giornalista, docente di fotogiornalismo; sono uno dei fondatori di pol!femo, collaboro con Fotografia&Informazione; uso questo blog come blocco note online: per conservare e condividere links, notizie e appunti che poi si trasformano in articoli e lezioni. Dal 2006 la mia attività fotografica si svolge all'interno dell'associazione professionale Polifemo Fotografia, sul cui sito potrete vedere i miei ultimi lavori; se siete curiosi di sapere cosa facevo prima vi tocca andare su una vecchia pagina web.
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