Intervista di NPR ad Ed Kashi riguardo il suo ultimo lavoro sull'industria petrolifera in Nigeria. Kashi è infatti il co-autore di "Curse of the Black Gold", libro realizzato con Michael Watts e pubblicato da PowerHouse Books, che documenta la relazione tra il petrolio, l'ambiente e la comunità nigeriana nei 50 anni trascorsi da quando l'oro nero è stato scoperto nell'area. Seguendo i links potete ascoltare l'intervista, vedere un'anteprima dell'audiovisivo prodotto da MediaStorm e leggere un estratto del libro.
I social networks impazzano e - volente o nolente - mi ci sono trovato dentro. Con questo messaggio avrei intenzione di verificare se queste comunità funzionano e soprattutto vorrei renderle un po' meno virtuali cercando di conoscere i frequentatori di questo blog. Quindi io vi segnalo tutti i miei profili e le mie pagine pubbliche, voi - se non avete di meglio da fare - ci andate a curiosare dentro e magari mi lasciate un segno del vostro passaggio: potete aggiungervi ai miei contatti, diventare miei "amici", lasciare un messaggio e - pensate - su Facebook c'è pure la possibilità di diventare miei fans! Ma non voglio chiedere troppo. Ecco dunque la lista, naturalmente consigli e suggerimenti sono bene accetti.
Due articoli su LSDI (Libertà di Stampa Diritto all'Informazione) non fanno che confermare le tendenze dell'editoria internazionale di cui parlo da più di un anno (forse due) e che ho pubblicato su fotoinfo2.blogspot.com con tanto di documenti da scaricare (relativi agli studi Scarborough Research e McKinsey):
secondo ITNews, i giovani tra i 16 e i 24 anni di età accedono a internet più spesso di quanto guardino la televisione – l’82% di questo gruppo utilizza la rete tra 5 e 7 giorni alla settimana, mentre solo il 77% guarda la televisione con la stessa regolarità (5% meno dell’anno scorso). I giovani tra i 16 e i 24 anni passano 10% del tempo in più navigando su internet che non sedendo davanti alla Tv e quasi la metà di loro (48%) dichiara di guardare meno la TV proprio perché c’ è internet.
il declino della diffusione dei giornali cartacei e il conseguente declino degli introiti pubblicitari su questi ultimi, hanno spinto
Interessantissima iniziativa di Editorial Photographers UK che ha chiesto a 10 fotografi cosa avrebbero voluto (o dovuto) sapere quando hanno iniziato la loro attività (What do you wish you'd known when you started out?). Stessa domanda ma dieci risposte diverse - tutte da leggere - che ci mostrano quanto la realtà della fotografia editoriale anglosassone sia più vicina a quella italiana di quanto possiamo pensare, soprattutto quando a parlare sono professionisti usciti da scuole di fotografia dove - dicono - si insegnava tutto tranne che gli aspetti più pragmatici riguardanti l'inserimento nel mondo del lavoro, la conoscenza del mercato e - perchè no - il business.
Dennis Dunleavy propone un sondaggio annuale riguardante l'atteggiamento e la percezione dei fotografi sulla manipolazione digitale delle immagini: qui il post di spiegazione e qui il link per partecipare al sondaggio (in inglese).
Grazie a un accordo pluriennale tra Lulu.com e Getty Images, a partire dalla prossima estate, autori, creatori e aziende, potranno avere accesso a una parte della collezione "Getty Images royalty-free" per arricchire i propri lavori originali, proteggendo e ricompensando i proprietari dei diritti. Questa alleanza permetterà ai creatori di utilizzare strumenti che, in precedenza, erano accessibili solo dalle aziende e dalle case editrici.
Le collezioni che Getty Images renderà disponibili spazieranno dal business al mondo della scuola, dalla salute alla natura e i viaggi. Nuovi contenuti verranno aggiunti con periodicità, per assicurare ai creatori di Lulu.com una galleria di immagini sempre aggiornata. Tutte le immagini sono disponibili con una licenza flessibile "royalty free". Ogni volta che verrà acquistato, tramite il mercato di Lulu.com, un prodotto contenente un'immagine della collezione, il costo di utilizzo dell'immagine stessa verrà incluso nel prezzo di vendita del prodotto e quindi pagato dall'acquirente.
"I creatori di qualsiasi genere, dalle società agli autori, dagli hobbysti alle associazioni no-profit, sono alla ricerca di immagini ad alta qualità da aggiungere ai propri lavori, siano essi manuali tecnici, romanzi, album fotografici o calendari - ha dichiarato Bob Young, CEO di Lulu.com -. L'accordo con Getty Images permetterà a tutti i creatori di Lulu, non solo di avere accesso a questi contenuti, ma anche di utilizzarli per rendere le proprie creazioni maggiormente commerciabili".
I prodotti disponibili su Lulu comprenderanno galleria di copertine, funzionalità di composizione tipografica per inserire le immagini all'interno dei libri, dei libri fotografici e dei calendari.
Qualche giorno fa ho postato su questo blog un'immagine di Mastrogiacomo - messa a disposizione e scaricata da Repubblica.it - contenente un appello in arabo e un collegamento ad una pagina del quotidiano on line che ne chiedeva la liberazione in quanto giornalista. A commento di questo post (che non aveva testo) "Silpre" - un anonimo visitatore di queste pagine - ha detto il 22 marzo, 2007 alle 17:59 (riporto integralmente il suo commento così non fate la fatica di andarlo a cercare) ...
Trovo strano che nessun giornale, nessun TG, nessun esponente politico abbia condannato l'operato a rischio di Mastrogiacomo,(che, tra l'altro ha portato all'assassinio del suo autista). Così come non capisco perchè il governo non emetta un dichiarazione dove dice che non interverrà più per salvare chi vuole a tutti i costi e per qualsiasi motivo recarsi nei paesi a rischio. Chi lo fa, lo fa a proprio rischio e pericolo.
La professione di giornalista prevede il dovere di andare a cercare e verificare le notizie di persona, senza che lo facciano agenzie di stampa o stringer locali: solo questo atteggiamento consente di avere un'informazione libera e puntuale, ovvero permette al lettore di avere notizie e commenti che siano utili alla formazione di opinioni personali e di conseguenza ad un cosciente e - anche qui - doveroso esercizio dei suoi diritti di cittadino. Chiedere ad un giornalista di non andare in luoghi pericolosi è come chiedere ad un pompiere di stare lontano dalle fiamme.
Se invece l'intervento di Silpre sottintende la non opportunità di salvare una vita per cause di forza maggiore o per interessi superiori (l'interesse o l'incolumità di una nazione o dei suoi appartenenti, anche in territorio straniero) allora se ne può discutere, ma esaminando caso per caso, momento per momento, e non con discorsi qualunquisti.
Personalmente sono molto felice che Daniele sia tornato sano e salvo e sono convinto che il terrorismo non sia stato incentivato dalla liberazione di qualche prigioniero. Se ci saranno ulteriori decisioni sul piano politico, dovute alle scelte compiute dal governo italiano per la liberazione di Mastrogiacomo, esse non potranno prescindere dalla consapevolezza di avere a che fare con uno stato di cose creato da paesi occidentali che vogliono conservare i propri privilegi sul resto del mondo. La situazione afghana dipende dalla presenza occidentale in quel paese e non viceversa.
Lo scorso 7 Febbraio a Londra, da Sotheby's, un anonimo collezionista ha acquistato all'asta la foto di Andreas Gursky intitolata "99 cent II, Diptych" al prezzo di 1.700.000 Sterline ovvero 3.346.456 Dollari. Si tratta di un record che batte di gran lunga il precedente, appartenente alla foto di Edward Steichen "The Pond - Moonlight" che era stata battuta a 2.900.000 Dollari, sempre da Sotheby's ma a New York nel Febbraio 2006.
In Francia è stata approvata una legge che vieta a cittadini che non siano giornalisti di riprendere e diffondere immagini di atti di violenza, compresa ovviamente la violenza usata da esponenti delle forze dell'ordine. Una norma che mette al bando i "cittadini giornalisti" e che rischia di essere un modo per non punire gli eccessi della polizia. Numerose le proteste di associazioni per la tutela dei diritti dei cittadini, alcune delle quali hanno fatto notare che la scelta della data di promulgazione della legge è particolarmente infelice perchè coincide con il 16° anniversario della morte di Rodney King, il ragazzo di colore ucciso da agenti della polizia di Los Angeles il 3 Marzo 1991 dopo un pestaggio che fu filmato da un videoamatore. Ulteriori informazioni su Yahoo News
Vengo a sapere, via PhotoNews e poi via Ubergizmo, che i poliziotti londinesi verranno presto equipaggiati con speciali elmetti dotati di videocamera, quest'ultima registrerà tutto quanto visto dall'agente che indosserà il casco (una soggettiva tecnologica). Lo scopo è quello di aumentare la sicurezza in città, con la speranza che il documento visivo realizzato funzioni da deterrente nei confronti della micro criminalità. Ogni videocamera ha le dimensioni di una pila (batterie AA) ed ha un'autonomia di 12 ore. Ogni corredo casco+camera costerà 1.800 Sterline, cioè poco meno di 2.700 Euro: una bella spesa se si pensa che l'intenzione è quella di dotare tutti i poliziotti di questo videoelmetto. Per curiosità ho visitato il sito (segnalato da Ubergizmo) che vende una micro-camera da applicare ad ogni tipo di casco: costa appena 250 Dollari.
Lo stato del Texas ha aperto un sito web che permette di tenere monitorato il traffico di immigrati clandestini: i visitatori del sito hanno infatti la possibilità di guardare i confini con il Messico tramite dozzine di web cams; il bravo cittadino che noterà dei movimenti sospetti non dovrà far altro che segnalare alle autorità luogo e ora dell'attraversamento illegale. Senza parole. Ulteriori approfondimenti
Reporters Sans Frontieres ha chiesto l'immediato rilascio del fotografo Shafiqul Islam Shafiq dell'agenzia Focus Bangla, il quale è stato torturato prima del suo arresto da parte dell'unità di polizia Rapid Action Battalion (RAB) avvenuto il 28 Ottobre 2006 a Shikdari Bazar nella regione Rajshahi in Bangladesh mentre stava documentando una manifestazione di protesta. Alla sua apparizione davanti ad un giudice Shafiqul Islam Shafiq ha dichiarato di essere stato torturato per otto ore, prevalentemente con l'elettro shock. [via IFEX.org]
Jim Tresher, fotografo del Washington Post da 25 anni, ha realizzato delle foto per un sito internet legato alla catena di supermercati Wal-Mart, infrangendo le regole del giornale riguardo alle collaborazioni esterne. Ogni tipo di prestazione professionale di uno dei giornalisti del Post deve seguire le direttive del giornale che prevedono il divieto di lavorare per un concorrente o per un gruppo politico di pressione (interest group): il sito in questione è stato creato da "Working families for Wal-Mart" un'associazione che ha sostenuto l'azienda durante le recenti dispute sui salari e sul trattamento dei dipendenti, e per questo considerata interest group. Tresher ha dovuto togliere le sue immagini dal sito internet e - anche se aveva lavorato gratis, come volontario - ha dovuto restituire la somma che l'associazione gli aveva riconosciuto come rimborso spese. L'articolo di Joe Strupp su E&P
Ricevo dall'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau Visual e volentieri pubblico.
Il tariffario di cui si parla è un punto di riferimento importante per ogni fotografo professionista. Se anche voi lo pensate, di seguito troverete le indicazioni per difendere questo strumento insieme all'associazione. Se non lo conoscete, di seguito troverete informazioni e links utili.
*****
Vogliono censurare il Tariffario. Aiutaci ad evitare che questo avvenga, spedendoci oggi stesso una lettera che possa essere allegata alla documentazione difensiva.
Il Tariffario di Riferimento di TAU Visual, da oltre 20 anni, aiuta tutti - professionisti e clienti - a comprendere le dinamiche tariffarie, e ad orientarsi in un mercato eccezionalmente variegato e - da sempre - assolutamente libero da vincoli.
Nonostante il fatto che le indicazioni tariffarie siano assolutamente indicative e mai obbligatorie; nonostante il fatto che i livelli professionali descritti siano applicati a completa discrezione e liberta' del professionista; nonostante il fatto che le tariffe non siano mai state indicate come minimi o massimi da applicare; nonostante il fatto che, come qualsiasi operatore puo' testimoniare, il mercato sia ben distante dall'essere "ingessato" da queste indicazioni e, al contrario, sia assolutamente libero (spesso selvaggio) e completamente aperto alla libera concorrenza; nonostante il fatto che sia da sempre il cliente a determinare la trattativa, indicando quali prezzi debbano essere applicati...
nonostante tutto cio', l'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) , sta avviando un'istruttoria volta alla proibizione della distribuzione del Tariffario di Riferimento, "incolpato" di essere distorsivo del mercato e della concorrenza, perche' rappresenterebbe un'intesa fra i professionisti, in grado di "fissare direttamente o indirettamente i prezzi d'acquisto o di vendita ovvero altre condizioni contrattuali" (art. 2 legge 287/1990).
Non abbiamo parole... Ovviamente, riconosciamo in toto l'autorita' dell'Antitrust, e rispetteremo le loro decisioni. Tuttavia, se l'Antitrust dovesse confermare questa prima valutazione, l'Associazione verrebbe di fatto obbligata a non distribuire piu' il tariffario. In un mercato come quello attuale, in realta' completamente libero ed anzi sostanzialmente allo sbando, verrebbe meno anche lo strumento di lavoro, di informazione e di confronto che da sempre il tariffario rappresenta, a semplice aiuto di tutti (mai stato impositivo e - men che meno - vincolante del mercato).
AIUTACI AD EVITARE CHE QUESTO AVVENGA!!!
Entro poche settimane dobbiamo raccogliere documentazione e testimonianze atte a dimostrare che in realta' il Tariffario rappresenta semplicemente un aiuto a comprendere le dinamiche, che NON indica tariffe obbligatorie, che NESSUNO e' mai stato obbligato ad applicarle, che il mercato e' COMPLETAMENTE LIBERO ed aperto alla concorrenza.
CI SERVE ASSOLUTAMENTE IL TUO AIUTO. Non ti chiediamo soldi, ma una semplice lettera di sostegno, che confermi come stanno le cose. SPEDISCILA ORA, C'E' POCO TEMPO!
COME COLLABORARE A NON FAR "OSCURARE" IL TARIFFARIO (se sei fotografo)
1) Mandaci, per posta prioritaria - spedendola in via Manara, 7 - 20122 Milano, una tua lettera su carta intestata (o almeno timbrata e firmata), nella quale, in poche righe, confermi che nessuno ti ha mai obbligato all'applicazione di quelle tariffe, che hai sempre scelto in piena autonomia a quale prezzi venderti, e che il mercato non solo e' pienamente libero ed aperto alla concorrenza, ma e' concretamente determinato dalla clientela, e che nessuna dinamica di libero mercato viene bloccata dall'esistenza del nostro tariffario (trovi un esempio alla pagina www.fotografi.org/bavaglio). Non mandare la tua segnalazione al Garante (sarebbe dispersa) ma inviala a noi, che l'accluderemo alla documentazione dell'istruttoria. Tutte le lettere che ci perverranno verranno accluse alla documentazione che consegneremo al Garante per fornire loro elementi aggiuntivi grazie ai quali - si spera - si sospenda l'intenzione di bloccare il tariffario. E' decisamente preferibile che tu possa scrivere questa lettera usando parole tue. Se hai difficolta' a farlo, puoi usare come traccia, da personalizzare e da riportare sulla tua carta intestata, una delle varianti che trovi alla pagina www.fotografi.org/bavaglio
2) Fa sapere a quanti piu' professionisti puoi di questa situazione, e chiedi anche a loro di spedirci una lettera con le indicazioni di quello che lui ritiene sia la funzione del tariffario, e la sua opinione sul fatto che possa aver creato restrizioni del libero mercato.
3) Meglio ancora, chiedi ai tuoi clienti che ti conoscono ed apprezzano il tuo lavoro di mandarci una lettera di sostegno, nella quale indichino che possono utilizzare il tariffario come strumento per comprendere il mercato fotografico, ma che nessuno ha mai imposto loro tali tariffe.
Ovviamente, riconosciamo l'autorita' dell'Antitrust, e rispetteremo le loro decisioni. Tuttavia, vorremmo fare di tutto per spiegare efficacemente (e perche' venga compreso) che nel nostro settore il tariffario e' solo uno strumento di orientamento, e non "ingessa" in alcun modo le trattative!
Scrivici ora! La lettera va inviata per posta prioritaria a: Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual Censura Tariffario via Manara, 7 20122 MILANO MI
Non mandare la tua segnalazione al Garante (sarebbe dispersa) ma inviala a noi, che l'accluderemo alla documentazione dell'istruttoria.
Riporto dal solito New York Times/la Repubblica di mercoledì 2 Novembre:
"La storia dei popoli indigeni del Messico è stata raccontata per lo più da altri. e dall'Ottocento in poi gran parte di questa storia è stata raccontata attraverso le fotografie. (...) Nel 1992, però, una piccola organizzazione del Chiapas, lo stato più povero del messico, ha iniziato a correggere questo squilibrio, fornendo alle popolazioni maya locali macchine fotografiche e le istruzioni di base su come usarle. (...) L'associazione Chiapas Photography Project è stata fondata da una suora nata in America, Carlota Duarte, (...) che è anche una fotografa professionista. Arrivata a San Cristobal la prima volta 25 anni fa come turista, le è venuta l'idea del progetto quando si è resa conto che quasi tutte le rappresentazioni dei popoli indigeni messicani erano state fatte da persone esterne al gruppo etnico. Questo la colpì e le sembrò "ingiusto", dice. (...) La Duarte mantiene in vita il progetto usando piccole sovvenzioni e donazioni di equipaggiamento. Man mano che si allargava, per fare le foto il gruppo si affidava a macchinette usa e getta, che avevano imparato a ricaricare e a riparare da soli. Adesso hanno diverse macchine fotografiche automatiche e digitali. (...) Dal 1994 il Chiapas Photography Projectha organizzato 11 esposizioni che hanno viaggiato fino a paesi lontani come l'Olanda, New York e la California, ltre che nelle varie città del Messico."
"Scattare una o più fotografie dalla trecentesca Torre del Mangia di Siena costerà d'ora in poi 51,65 Euro + Iva. E per una ripresa televisiva toccherà versarne 250 al giorno, in questo caso Iva compresa. E' il nuovo canone d'uso per fotografie e video tv introdotto dalla giunta comunale senese con una delibera approvata il 26 Ottobre scorso. L'iniziativa è stata presa dall'amministrazione alla luce delle numerose richieste - circa una al giorno - di effettuare servizi fotografici e riprese tv della città dall'alto degli 88 metri della Torre per immortalare tetti e scorci del centro storico senese."
Vuol dire che ogni anno ci sono - minimo - 365 fotografie di Siena dall'alto. Sarà antidemocratico ma così imparano a fare le fotografie tutte uguali!
Oggi in tv su RaiTre Sport ho visto il calciatore Gattuso, schizzato come un ossesso, che esultava dopo un gol, correndo per tutto il campo e urlando a squarciagola. Cosa avesse da urlare lo si può solo immaginare perchè la bocca del giocatore era stata opportunamente pixelata per impedire la lettura del labiale. L'unico caso di censura visiva della sola bocca è avvenuto la sola volta che Gattuso è riuscito ad esprimersi in maniera corretta e perfettamente comprensibile: altro che bestemmie.
Francesco Fortugno, vice presidente del Consiglio Regionale della Calabria ed esponente della Margherita, è stato ucciso da un killer, domenica, all'interno di un seggio delle Primarie, nel centro di Locri. L'avvocato Antonio Alvaro ha assistito all'omicidio e nella sua testimonianza, rilasciata al Corriere della Sera (oggi a pagina 11), dichiara:
"Ho visto arrivare un'autovettura. (...) dall'auto scende un individuo quasi mascherato, pistola in pugno. Si dirige verso l'androne del palazzo che ospita i seggi delle primarie. (...) Stavo per chiedere all'individuo mascherato: "Cosa ci fai vestito da Black Block?" Ma non ne ho avuto il tempo. Ho solo sentito gli spari."
Evidentemente in Calabria fa più impressione l'abbigliamento scuro di una pistola in pugno!
Fa impressione l'immagine pubblicata da la Repubblica di oggi a pagina 27: è una foto ai raggi x di un camion al cui interno, in comparti segreti, sono stipati immigrati clandestini. La fotografia è stata realizzata dalla polizia britannica (Metropolitan Police) e distribuita dalla Reuters. Impressionante e drammatica, perchè - meglio di ogni altra immagine sull'immigrazione clandestina - testimonia come la volontà di fuggire da paesi poveri sia tanto forte quanto la volontà di preservare il benessere dei paesi ricchi. La disperazione spinge a comportamenti estremi che solo tecnologie estreme possono svelare: ma la lotta è impari e questa immagine mostra tutta la sua crudeltà. Potete vedere la foto sui siti della BBC, del Times e del Telegraph.
I patiti di Internet avranno ben di che discutere in questi giorni. Si è acceso attraverso l'etere un acceso dibattito che ha coinvolto due intellettuali, docenti universitari negli U.S.A.: Mark Bernstein della Purdue University e Jan Boxill della Centro Parr del-l'Etica i quali, analizzando la tra-gedia di New Orleans e le fotografie trasmesse via Internet, si sono posti la domanda: "Un saccheggio può essere giustificato?". Bernstein ha risposto si, nel caso di stato di necessità; La Boxill no, mai in nessun caso.
E le agenzie giornalistiche Associated Press e Agence France Press hanno trasmesso due foto, la prima che ritrae dei "colored men" mentre escono da un negozio di alimentari invaso dalle acque con dei sacchetti in mano e la didascalia recita: "autori di un saccheggio", la seconda che ci mostra dei bianchi in un supermarket con la dicitura: "hanno trovato del pane". Le due immagini, scattate nei giorni del diluvio a New Orleans, alzano nuovamente il sipario sulla annosa questione di fondo: quale delle due immagini ci rappresenta la "verità"? Ovvero: quali persone, colored men o bianchi, hanno commesso il grave reato di saccheggio o, ancora meglio, quale delle due foto ci mostra il saccheggio, quella che ritrae i neri o quella che ci mostra i bianchi? E in qual modo possiamo noi stabilire la "verità" del fatto delittuoso? A mio avviso sono tutte domande che restano senza risposta.
Non è possibile giungere alla "verità" se non attraverso la testimonianza orale del fotografo che le ha scattate. In soccorso di Bernstein accorrono Jerry Lawson dell'Emerson College: "Anch'io se mi fossi trovato in quello stato di necessità avrei portato via dai negozi quanto mi serviva al momento per salvare la mia famiglia". E Ann Althhouse giurista universitaria: "Quando è in pericolo la vita allora anche il saccheggio è giustificato".
Resta comunque isolata e tetragona la posizione della Boxill che con accenti di tono evengelico declama: "No! Il saccheggio, ovvero l'esproprio della proprietà privata, costituisce sempre un reato gravissimo!" Ma tralasciando queste considerazioni pur essenziali che riguardano l'etica del diritto, resta la questione "fotografie" che ci interessa più da vicino. Infatti se si raffrontano le due foto partendo dal presupposto che siano state fatte a New Orleans nei giorni di quella apocalisse, non pare dubbio che quella della Associated Press (i colored men) evidenzia rispetto all'altra della Agence France Press (hanno trovato del pane) una tipica connotazione "razzista", se non altro perché se asportare del pane da un negozio disastrato ad opera di bianchi non costituisce "saccheggio", la ragione e la juxta lex ci dicono che ciò deve esserlo anche per la gente di colore. Anche il Washington Post ha pubblicato un articolo sul dramma della popolazione nera di New Orleans (e l'amico della Gondola Frank Van Riper potrà informarci più in dettaglio) costretta a vivere nei quartieri bassi della città in miseri abituri di legno, rimasta per giorni senza aiuti.
Ora noi sappiamo che la fotografia, per spiegarci ciò che rappresenta, deve essere accompagnata il più delle volte dalla scrittura. Susan Sontag disse che la fotografia offre molti significati ma non risponde a molte domande.
Guidato dal suo saper vedere lontano il grande profeta Johann Wolfgang Goethe scrisse su "Contributi all'ottica" del 1791: "L'uomo vede ciò che vuol vedere e sapere". Fermo restando il giudizio sulla connotazione "razzista" che è resa più evidente proprio dalla contrapposizione delle due foto trasmesse, giudizio espresso anche dai media U.S.A. via Internet, dobbiamo arrenderci nel dire che non possiamo avere la certezza della"verità" storica" ossia della "autenticità" di una immagine fotografica.
Via Dolorosa è il titolo dell'installazione di Mark Wallinger che è stata collocata stabilmente all'interno della cripta S. Carlo nel Duomo di Milano (sotto l'altare principale). Si tratta di una video installazione di 18 minuti con al centro le ultime ore della vita del Cristo. Le immagini - tratte dal film "Gesù di Nazareth" di Franco Zeffirelli - vengono però cancellate del 90% lasciando in primo piano un rettangolo nero da cui affiorano solo frammenti di fotogrammi. Oltre che la bellezza dell'opera colpisce l'operazione in sè. Il lavoro di Wallinger è stato infatti voluto dall'Arciprete del Duomo di Milano, Monsignor Luigi Manganini, il quale ha fatto un ragionamento molto semplice: come nel rinascimento la Chiesa commissionava opere pittoriche ai più grandi artisti dell'epoca, così deve avvenire oggi, tenendo conto del fatto che la disciplina artistica più rappresentativa del momento non è più la pittura ma l'installazione. L'illuminato monsignore si è così avvalso della consulenza di Artache per l'individuazione di un'esperienza artistica adatta al luogo sacro. Una mentalità aperta cui non eravamo abituati, specialmente da parte di rappresentanti del clero. Complimenti. Da vedere. p.s. e poi - diciamolo - a chi non è venuto in mente di oscurare un film di Zeffirelli? In questo caso l'operazione è pure servita per creare un'opera d'arte: che invidia!
fotografo, giornalista, docente di fotogiornalismo; sono uno dei fondatori di pol!femo, collaboro con Fotografia&Informazione; uso questo blog come blocco note online: per conservare e condividere links, notizie e appunti che poi si trasformano in articoli e lezioni. Dal 2006 la mia attività fotografica si svolge all'interno dell'associazione professionale Polifemo Fotografia, sul cui sito potrete vedere i miei ultimi lavori; se siete curiosi di sapere cosa facevo prima vi tocca andare su una vecchia pagina web.
RSS "LeoBrogioniBlog" post
RSS "Ultime Notizie" links in italiano
RSS "Quello che ho letto" links nel mondo
RSS "Quello che ho visto" links da guardare
RSS "Bibliografia" libri consigliati
RSS "Ciclopi" newsletter: mostre, premi, news
RSS "Fotogiornalismo 2.0" links aggiornamento
RSS "Download" documenti da scaricare