Firenze 2.022

Da molto tempo porto avanti una ricerca fotografica sui fenomeni di aggregazione di massa: nel corso di anni ho documentato diversi eventi in cui i soggetti perdono la loro individualità per divenire parte di un rito collettivo.
Uso una buona dose di ironia e immagini di street photography, genere che evidenzia gli atteggiamenti pubblici delle persone [un articolo di Roberto Tronconi sulla rivista Bianco&Nero ha efficacemente riunito i vari capitoli di questa mia ricerca: dopo la gallery trovi un link per vedere il pdf].

Il giorno di Ferragosto dell’anno 2020 – assuefatto da mesi in cui le aggregazioni di persone sono state l’ultima cosa possibile a causa del lockdown da Covid19 – mi sono stupito nel vedere il centro di Firenze di nuovo frequentato dai turisti. Non ci ero più abituato, mi è sembrato un assembramento (anche se non lo era ancora) e mi è venuto spontaneo iniziare a lavorarci con il linguaggio di questa ricerca. Dopotutto anche il turismo di massa è una forma di aggregazione.
Inoltre il rapporto tra Firenze e i turisti è simile a quello tra familiari: quando sono lontani sentono la mancanza l’uno dell’altro, quando sono insieme fanno fatica a sopportarsi, ma è sicuro che non potranno non convivere.
Un terreno in cui situazioni ironiche o caricaturali sono all’ordine del giorno. Una sorta di commedia all’italiana a cielo aperto.

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Cliccando sul pulsante sotto puoi vedere e scaricare l’articolo di Roberto Tronconi, pubblicato dalla rivista Bianco&Nero, che raccoglie i capitoli della mia ricerca fotografica sui momenti di aggregazione di massa.

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